Il lipofilling del seno

Il lipofilling del seno è l’ultima scoperta disponibile per ricostruire un seno o correggere i difetti estetici causati dal trattamento conservatore (SETC) in seguito ad una tumorectomia mammaria. Inizialmente sviluppata dal Dott. 

Foto prima e dopo:

Introduzione

Sydney Coleman 30 anni fa, questa tecnica si è rapidamente fatta conoscere in tutto il mondo per la sua estrema semplicità. Si tratta infatti di prelevare, tramite una lipoaspirazione estetica classica, una certa quantità di grasso, che viene in seguito lasciato decantare, lavato e centrifugato, per recuperare le cellule adipose. Queste stesse cellule andranno poi a ricostruire il o i seni che hanno subito un’ablazione, soprattutto nella fase finale dell ricostruzione con l’obiettivo di rifinirne perfettamente la forma. Il vantaggio maggiore è di poter ridare volume al seno in modo naturale, utilizzando dei tessuti provenienti dalla paziente stessa e senza lasciare cicatrici. Nello stesso tempo, la paziente potrà beneficiare anche di una liposuzione estetica. L’inconveniente invece è rappresentato dalla quantità di grasso iniettabile, che dipende dall’elasticità cutanea. Di solito, sono necessari molteplici lipofilling per arrivare ad un risultato ottimale. Si note che questa tecnica non è raccomandata se il seno è stato sottoposto in precedenza ad una radioterapia, poiché trattandosi di un trapianto di cellule adipose, queste ultime saranno mal vascolarizzate. Ad esempio, la percentuale di mantenimento delle cellule passa dal 70 (percentuale classica) al 30% in caso di radioterapia precedente.

Intervento

Che si tratta di una ricostruzione del seno o di un trattamento conservatore (SETC), il principio dell’intervento è lo stesso : si realizza in anestesia totale, con la zona donatrice infiltrata di siero. In seguito si effettua una lipoaspirazione classica con cannule fini da 2.3 o 4 mm. Il grasso viene poi lavato oppure lasciato riposare o ancora centrifugato, per separare il sangue e i resti cellulari dalle cellule adipose. Una volta isolate, queste ultime saranno poi iniettate nel seno, creando dei piccoli tunnel riempiti di grasso. Spesso è necessario liberare le aderenze del seno con l’aiuto di un piccolo ago: questo gesto è detto rigotomia. Il vantaggio principale di questa operazione è l’assenza di cicatrici.

Alla fine dell’intervento un bendaggio modellante è posizionato a livello del seno e sarà necessario portare un indumento contenitivo per un mese.

Fase postoperatoria:

Il dolore è minimo e controllabile con analgecisi comuni. Vi saranno degli edemi e degli ematomi che spariranno nel giro di 15 giorni, mentre si dovranno aspettare dai 2 ai 3 mesi per avere un aspetto stabile. Per le zone lipoaspirate invece, l’attesa è più lunga, dai 4 ai 6 mesi. Gli indumenti contenitivi dovranno essere indossati per almeno un mese.

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